Costo apparecchio denti: mascherine trasparenti contro apparecchio tradizionale
Quanto costano gli apparecchi denti? Confronto tra mascherine trasparenti e apparecchio tradizionale
Chi di voi sta valutando l’ortodonzia per raddrizzare i propri denti, ed è indeciso tra l’apparecchio trasparente e quello tradizionale, molto probabilmente si è posto queste domande: “Che differenza di prezzo c’è tra i due? Quanto costa quello tradizionale? E quello trasparente? Quale dei due è il migliore?”
Se state cercando di capire quale dispositivo dentale sia più adatto alle vostre esigenze – sia fisiche che economiche – ecco il post che vi aiuterà a far chiarezza.
È importante conoscere le diverse opzioni oggi disponibili ed è necessario tenere in considerazione fattori come il tempo necessario per raddrizzare i denti, lo stile di vita, il budget e – ovviamente – il consiglio dell’ortodontista di fiducia.
Nello scorso articolo abbiamo visto quanto costa l’apparecchio trasparente, le tipologie di “pacchetti” che meglio rispondono alle esigenze del cliente, come funziona il processo di allineamento dei denti e quanto durano le diverse fasi del percorso.
Oggi, invece, voglio darvi qualche interessante nozione anche su quello fisso. Sebbene la tecnologia ad allineatori trasparenti giochi un ruolo fondamentale nel mercato ortodontico, per completezza di informazioni vi parlerò anche del dispositivo tradizionale.
I pazienti che ogni giorno mi chiedono se sia meglio l’apparecchio trasparente o quello tradizionale sono molti. È una richiesta comprensibile poiché – per chi non è un dentista – risulta complicato capire le reali differenze tra i due dispositivi medici, oltre alla più evidente: l’estetica. Ogni bocca è un caso a sé ed ogni problematica deve affrontare programmi differenti.
Dopo questa doverosa introduzione, possiamo partire. Prometto che alla fine dell’articolo avrete le idee ancora più chiare e una maggior consapevolezza su quello che vi attenderà se state programmando di mettere l’apparecchio.
Pronti? Partiamo!
Apparecchio tradizionale vs apparecchio trasparente
Da quando esiste l’apparecchio ad allineatori trasparenti, sempre più pazienti hanno deciso di intraprendere un percorso ortodontico con questo dispositivo, preferendolo di gran lunga – in particolare gli adulti – a quello tradizionale fisso con attacchi o piastrine (in termine tecnico: brackets).
I vantaggi legati a questa tecnologia sono indubbiamente molti: nessun impatto a livello estetico, il paziente può indossarlo e rimuoverlo in totale autonomia, non ostacola l’igiene orale, arreca poco dolore ai denti ed è possibile – tramite un apposito software – vedere in anteprima il risultato finale.
Tuttavia, in rare situazioni odontoiatriche, come ad esempio i canini inclusi, le mascherine trasparenti hanno dei limiti di efficienza.
Esistono infatti dei casi complessi che necessitano l’utilizzo del tradizionale apparecchio con i brackets, in grado di risolvere situazioni dentali-morfologiche estremamente difficili.
Prima di iniziare con l’elenco dei casi in cui l’utilizzo del dispositivo fisso è necessario, vediamo insieme da quali elementi è composto, le tipologie di apparecchi tradizionali e i costi.
Apparecchio denti tradizionale: come è fatto e come funziona?
È composto da attacchi o piastrine (nella maggior parte dei casi di metallo) che vengono fissate direttamente sui denti del paziente e collegate tra di loro attraverso un filo metallico.
Questo piccolo cavo è di nichel titanio nelle prime fasi e, poi, viene sostituito con uno in acciao alla fine del percorso ortodontico. Le fibre metalliche imprimono una certa forza sui brackets, in modo tale da far cambiare la posizione dei denti durante tutti i mesi di cura necessari.
L’apparecchio non può essere rimosso fino alla fine del percorso odontoiatrico, ad eccezione di eventuali casi legati a rare complicazioni.
Durante i mesi di trattamento, il dispositivo dentale fisso viene controllato e regolato ogni circa 4-6 settimane dall’ortodontista, unica figura che può svolgere queste operazioni, compresa la rimozione.
Vantaggi: sicuramente l’efficacia. Con questa metodologia ortodontica possono essere raggiunti ottimi risultati anche nei casi più complessi, ma soprattutto il raggiungimento del risultato è indipendente dalla “buona volontà” di chi porta l’apparecchio, perché non gli è richiesto di metterlo e toglierlo.
Svantaggi: legati principalmente all’estetica e alla pulizia dei denti, che l’apparecchio rende decisamente più difficoltosa. L’igiene orale durante una cura ortodontica è fondamentale. Nel caso in cui questa venisse a meno, il pericolo è di mettere a rischio la salute dell’intera bocca, rischiando di dover interrompere il percorso con l’apparecchio oltre che causare nuove problematiche.
Un altro effetto collaterale piuttosto comune sono il dolore e l’irritazione locale, che aumentano soprattutto nei giorni che seguono le visite di regolazione dell’apparecchio. Tuttavia è una conseguenza assolutamente naturale: indica che la cura sta procedendo in modo corretto e che i denti cambiano, poco alla volta, la loro posizione.
Tipologie di apparecchi tradizionali
Non esiste un’unica tipologia di apparecchio fisso, anzi, ne esistono diversi e ognuno svolge una funzione specifica:
- Apparecchio fisso tradizionale → formato da brackets o attacchi metallici, fili in materiale metallico ed elastici che uniscono e solidarizzano il filo agli attacchi. È utilizzato soprattutto per il trattamento ortodontico dei bambini.
- Apparecchio fisso estetico → è uguale a quello tradizionale, ma con i brackets in ceramica. Questa caratteristica lo rende molto più estetico, ma anche più delicato e meno performante rispetto a quello metallico in casi complessi, per una minore capacità di scorrimento del filo metallico.
- Apparecchio denti mobile → formato da placche in resina, viti, molle e archi che permettono movimenti limitati dei denti. Ha effetto ortodontico e ortopedico, in quanto corregge e guida la crescita delle basi ossee. Viene utilizzato anche per modificare abitudini errate e comportamenti scorretti. Influisce positivamente sulla crescita e sullo sviluppo delle arcate e dei mascellari, agendo anche sulla componente ossea e muscolare, operazione che non può essere svolta dall’apparecchio fisso.
- Apparecchio linguale → utilizzato rispetto a quello tradizionale principalmente per motivi estetici. Le placchette e l’arco dentale di metallo sono inseriti nella parte interna della bocca. Rimane invisibile o impercettibile. Tuttavia, in alcuni casi, gli attacchi possono risultare fastidiosi e provocare lesioni alla lingua. Questa tipologia di dispositivo dentale può arrecare più dolore e fastidio rispetto a quelli sopra elencati. Inoltre, può far trascorrere un lasso di tempo maggiore sulla poltrona del dentista e, infine, potrebbe richiedere anche costi più alti.
- Apparecchio palatale → esiste per risolvere il problema del “palato stretto”. Questa tipologia di ausilio ortodontico fisso appoggia sui denti posteriori e presenta una vite al centro del palato che giornalmente deve essere girata, affinché questo si allarghi correttamente.
- Apparecchio autolegante → questa tipologia di dispositivo prevede che gli attacchi metallici posizionati sui denti abbiano uno sportellino che si apre e si chiude, il quale racchiude il filo, eliminando l’utilizzo degli elastici. Il vantaggio consiste nell’utilizzo di forze leggere ideali per l’allineamento dentale.
Quanto costa l’apparecchio fisso?
Arriviamo finalmente alle questioni pratiche. A quanto ammonta il costo per un apparecchio fisso? Rispondere in modo veloce e preciso a questa domanda è difficile, ma soprattutto imprudente. Il rischio è quello di fornire informazioni poco precise, perché i fattori che determinano il prezzo finale sono molti e variano in base alle problematiche da risolvere, all’apparecchio da utilizzare, allo studio dentistico e anche ai materiali utilizzati.
Tendenzialmente, materiali più performanti dal punto di vista estetico o funzionale hanno un costo maggiore, poiché maggiori sono i costi di lavorazione.
Tuttavia, tengo molto a darvi informazioni il più esaustive possibile, così da permettervi di avere le idee chiare e di essere consapevoli.
Nel valutare i costi, consiglio di tener sempre presente che un trattamento ortodontico per allineare i denti è un investimento a lungo termine importante, che influenzerà in maniera positiva la qualità di vita su molti piani: della salute, dell’estetica e quindi, di conseguenza, delle relazioni interpersonali.
In linea generale, il range di prezzo per un apparecchio fisso tradizionale parte dai 3.000/3.500 fino ad arrivare a 7.000 euro.
Prima di scegliere il dispositivo dentale da utilizzare, è necessaria una fase di analisi iniziale per capire quali sono le proprie esigenze e le conseguenti correzioni che si vogliono apportare, il che avrà un ulteriore costo da considerare.
Vi espongo di seguito le fasce di prezzo che comunemente vengono proposte:
- apparecchio palatale: dai 2.000 ai 4.000 euro
- apparecchio tradizionale fisso: dai 3.000 ai 5.000 euro
- apparecchio fisso con brackets in ceramica trasparente e apparecchio autolegante: dai 4.000 ai 6.000 euro
- apparecchio linguale: dai 5.000 ai 7.000
Quando il solo apparecchio invisibile o tradizionale non è sufficiente?
Ci sono specifiche circostanze in cui gli allineatori dentali trasparenti e l’apparecchio tradizionale, da soli, non sono efficienti.
Una situazione particolare è, per esempio, l’’inclusione dei canini.
È una particolare condizione per cui uno o più canini definitivi non riescono a spuntare dalla gengiva entro il periodo di crescita.
Il recupero di questo/i dente/i avviene attraverso un’apposita operazione chirurgica chiamata “sbrecciamento osseo”: la corona del dente incluso viene liberata dall’osso e ad esso viene attaccata una catenella con cui verrà trazionato portandolo sull’arcata dentale.
In questo caso, l’apparecchio fisso può risultare più efficiente, potendo incollare la trazione del canino direttamente all’apparecchio in modo permanente durante tutta la durata del percorso ortodontico. Al contrario, non sarebbe possibile attaccare la trazione verticale ad un allineatore rimovibile.
Nel caso in cui il cliente volesse comunque procedere con un dispositivo a mascherine trasparenti rimovibili, conviene trazionare i canini inclusi su miniviti ossee.
Altre volte invece, l’apparecchio a mascherine può essere utilizzato in una seconda fase durante la terapia: si tratta dei cosiddetti “trattamenti ibridi”.
In queste terapie, il paziente solitamente deve portare per brevi periodi apparecchi fissi, miniviti o altri dispositivi fissi prima, dopo o durante la terapia con gli allineatori trasparenti. Solo in questo modo il trattamento trasparente può raggiungere dei buoni risultati.
Malocclusioni ossee gravi
Il morso, composto dalle due arcate dentali, non si chiude in modo corretto. I denti superiori e inferiori non combaciano a causa delle anomalie nella forma delle ossa (malocclusioni ossee severe).
Quando la situazione è grave, l’ortodonzia invisibile non può intervenire. Di fronte a malocclusioni molto accentuate, infatti, le mascherine non sono sufficienti per risolvere il problema, ma devono essere precedute da interventi chirurgici ortognatici di chirurgia maxillo facciale, dove spesso viene utilizzato l’apparecchio tradizionale per una più semplice gestione dell’ancoraggio nella fase chirurgica.
Palato stretto con grave contrazione
Gli allineatori trasparenti si rivelano insufficienti se si soffre di morso crociato bilaterale grave: il palato è molto più stretto rispetto all’arcata inferiore dei denti. In questi casi, è necessario applicare un espansore palatale rapido che viene incollato ai denti o stabilizzato con delle miniviti – allargando gradualmente l’osso mascellare.
Poi, solo in un secondo momento, si potrà procedere con il raddrizzamento dei denti tramite l’utilizzo delle mascherine trasparenti, che hanno la funzione di rifinire l’espansione dentale e allineare i denti.
Denti molto sporgenti
Nel caso grave in cui i denti siano molto sporgenti, ovvero se la mandibola (piano inferiore) è decisamente più corta della sua mascella (piano superiore) è necessaria la chirurgia ortognatica. In quelli più semplici, questo difetto è compensabile attraverso gli allineatori o apparecchi fissi, a volte previo utilizzo di dispositivi fissi distalizzanti su miniviti.
Nei casi in cui siano i denti inferiori a sporgere (terze classi), anche in questo caso se il problema è lieve o medio può essere curato attraverso gli apparecchi fissi o invisibili, nei casi gravi si esegue la chirurgia ortognatica per ripristinare una corretta posizione spaziale delle ossa mascellare e mandibolare.
Morso aperto anteriore grave
I denti si chiudono bene dietro, ma davanti non si toccano, a tal punto da lasciare un grande spazio. Ciò avviene per malformazioni ossee e/o dentali. Nei casi meno gravi, per chiudere il morso, si utilizzeranno apparecchi dentali fissi o allineatori trasparenti. Se invece la situazione è più complessa, spesso bisogna abbinare all’ortodonzia un trattamento chirurgico ortognatico, utile per correggere la posizione delle ossa prima di sistemare quella dei denti.
Nonostante i rari casi indicati sopra – in cui l’apparecchio trasparente da solo non basta – gli allineatori ortodontici invisibili rappresentano una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’ortodonzia.
Essi offrono una stupefacente alternativa al tradizionale apparecchio, permettendo ai pazienti di intraprendere una terapia di allineamento dentale, senza dover rinunciare all’estetica, al comfort, all’igiene dentale e in generale ad una migliore interazione sociale.
Vediamo ora i casi (la maggioranza) in cui è possibile utilizzare questo apparecchio per ottenere un sorriso perfettamente sano ed allineato.
L’efficacia dell’apparecchio trasparente
Le mascherine trasparenti possono essere impiegate per correggere la maggior parte dei problemi ortodontici:
- Diastema → quando lo spazio tra i vari denti è eccessivo
- Affollamento → al contrario, in questo caso i denti sono sovrapposti per mancanza di spazio
- Morso crociato anteriore→ i denti inferiori sporgono rispetto a quelli superiori
- Morso crociato posteriore → denti superiori sono più interni rispetto agli inferiori
- Morso profondo → denti anteriori superiori coprono totalmente o quasi i denti dell’arcata inferiore
- Morso aperto → i denti superiori non entrano in contatto con quelli inferiori
Infine, per correzioni ortodontiche davvero lievi, è possibile che il trattamento con apparecchio trasparente abbia una durata di solo 4-6 mesi.
È doveroso precisare che gioca un ruolo fondamentale la bravura del dentista, ma anche la buona forza di volontà del paziente.
Da un lato, la figura dell’esperto ortodontista è cruciale perché questa tecnologia medicale da sola è solo un software e, senza la consulenza del professionista, non è possibile ottenere alcun risultato. Perciò, il prezzo comprende anche la consulenza, la competenza e l’esperienza del dentista.
Ogni dentista, in base alla propria esperienza professionale, ha tutti gli strumenti per decidere a computer la posizione finale dei denti, i movimenti dentali da eseguire per primi, quelli più complessi, la scelta degli attachment, la quantità di stripping e la pianificazione corretta dei movimenti.
La tecnica è strettamente legata all’operatore medico, così come lo è anche il risultato.
Pure il paziente gioca un ruolo decisamente importante. Se, infatti, non si impegna a indossare le mascherine con costanza, a curarle come l’ortodontista raccomanderà e, a rispettare tutti gli appuntamenti di controllo, il risultato finale avrà un risultato probabilmente deludente.
A proposito di prezzi: quanto costa l’apparecchio trasparente? Quali e quanti percorsi di trattamento esistono? È un tema che abbiamo già percorso nell’articolo su cos’è e quanto costa l’apparecchio trasparente ma, visto che siamo qui, approfittiamone per rivedere insieme questi importanti passaggi.
Quanto costa l’apparecchio invisibile?
Come per quello fisso, il prezzo cambia in base alla tipologia di trattamento che si vuole intraprendere.
È il motivo per cui alcuni pazienti affrontano costi maggiori rispetto ad altri: il prezzo varia in base alla complessità del caso che si va a trattare, ai materiali utilizzati, alla lunghezza che il trattamento richiede per poter essere efficace e altro.
Prima di scegliere il pacchetto di cui si vuole usufruire, è necessaria una fase di analisi iniziale per capire quali sono le proprie esigenze e le conseguenti correzioni che si vogliono apportare.
Un sorriso che deve subire un leggero riallineamento dei denti necessita di minor tempo per raggiungere l’obiettivo prefissato, rispetto ad un caso complicato che richiede tempi di trattamento decisamente più lunghi.
Di seguito l’elenco del listino prezzi per un trattamento con mascherine:
- dai 500 ai 600 euro: mascherine notturne per mantenere i denti allineati dopo la fine del trattamento
- dai 1.000 ai 2.000 euro: trattamento per minime recidive ortodontiche, come un singolo dente che si è spostato o, in generale, la rifinitura di piccoli disallineamenti. Gli allineatori utilizzati in questi casi sono pochi e il ciclo ha una durata mediamente breve
- dai 2.000 ai 3.000 euro: in questo range di prezzo rientra un trattamento specifico per i bambini dai 6 ai 12 anni in dentizione mista (denti da latte e denti definitivi) e viene utilizzato come trattamento in fase pre-ortodontica, così da risolvere o intercettare problemi che impediscono il normale sviluppo dei denti. Questo specifico trattamento può durare fino a un anno e mezzo e prevede allineatori infiniti
- dai 2.500 ai 3.500 euro: con questo prezzo di solito si offre un trattamento che prevede un ciclo di mascherine adatto alla risoluzione di casi semplici. Il periodo di tempo necessario per ottenere il risultato finale è più lungo rispetto a quello esposto sopra e – una volta terminato il caso -il percorso di allineamento è considerato “terminato”. Questo implica che non è possibile riaprire il periodo di trattamento dopo la sua data di “fine”. È importante specificare questo aspetto poiché non tutti i pacchetti lo prevedono
- dai 4.000 ai 6.000 euro: questo pacchetto, scelto nella maggior parte dei casi, permette al paziente di usufruire di infiniti allineatori per infinite serie, potendo durare per tutto il tempo necessario (con una garanzia di 5 anni che prevede allineatori infiniti) fino a che il cliente non si sente totalmente soddisfatto
Il costo definitivo dell’apparecchio trasparente è, inoltre, dato anche da una visita che precede il trattamento ortodontico, che rientra nell’iter per poter iniziare il trattamento.
Durante questo incontro viene mostrata al paziente una simulazione del trattamento e del risultato finale, attraverso un software di realtà aumentata che permette di prevedere lo spostamento dei denti.
Come si nota, i prezzi dell’apparecchio fisso tradizionale e di quello trasparente non sono molto diversi. Anzi, nella maggior parte dei casi sono del tutto simili.
Per questo motivo, quando davanti a me ho un paziente che presenta una situazione ortodontica che può essere risolta con entrambi i dispositivi medici, lascio decidere al paziente quale sia il percorso e la tecnica che preferisce in base alle sue esigenze.
Le mascherine quasi invisibili hanno un impatto completamente diverso sulla vita del paziente, non modificano le abitudini quotidiane (igiene orale e interazione sociale), e devono portare al medesimo risultato dell’apparecchio fisso arrecando meno fastidi dentali e gengivali.
Ho scritto una guida molto approfondita sull’apparecchio trasparente che proponiamo ai nostri pazienti, con i relativi pacchetti e tutti i dettagli sulle loro funzionalità. Quindi, se avete ancora dei dubbi, qui troverete risposte ad ogni vostra domanda!
Qual è l’apparecchio migliore?
In conclusione, quale dei due è l’apparecchio migliore?
Difficile dare una risposta a questa domanda, forse perché è lo stesso quesito a non essere corretto.
In termini di qualità e performance, non esiste un apparecchio migliore dell’altro, parlerei più che altro di efficienza clinica, in quanto alcuni movimenti possono essere più veloci talvolta con l’uno, talvolta con l’altro apparecchio.
Esiste però quello perfetto per ogni singolo caso, che meglio risponde all’esigenza della specifica persona e al risultato che si vuole ottenere.
Ma, soprattutto, il fattore determinante della scelta sarà la capacità del dentista di affrontare quel determinato caso clinico in base alla sua esperienza con quel tipo di dispositivo.
Quindi, come accennato all’inizio dell’articolo, il miglior consiglio che possiamo ricevere è quello del nostro dentista di fiducia, che ha tutti gli strumenti e le conoscenze per poter rendere i nostri denti allineati e in salute, permettendoci di sfoggiare un sorriso sano e in perfetta armonia col nostro viso.